mercoledì 18 marzo 2015

SUK: LES JEUX SONT FAITS

Botta e risposta tra il Comune e i cittadini che dicono no al mercato del libero scambio alle ex Ogm. "Non accanto alle case" garantisce l’assessore competente. "Ma lì è pieno di abitazioni" è la replica dei manifestanti. Il sindaco prende tempo


“No. Non lo metteremo vicino alle case”. Parola dell’assessore al Commercio Domenico Mangone che evidentemente non è mai stato in via Carmagnola, angolo via Damiano, dove ci sono le ex Ogm, luogo idoneo, secondo la Giunta comunale, ad accogliere il suk ovvero il mercato del libero scambio, già pronto a far le valigie per lasciare lo scalo Vanchiglia. Non ci è mai stato o forse non si è guardato bene intorno il giorno in cui ha fatto il sopralluogo, se l’ha fatto. Capita. Così come capita a chiunque di prendere lucciole per lanterne. E pensare che basta un pc e poi un semplice clic su Google maps e grazie allo Street view il tour virtuale, in quell’angolo di Borgata Aurora, può partire. Così, con grande risparmio di fatica e di carburante, senza dover salire sull’auto e inquinare la città per andarci di persona, ecco che tutto è chiaro fin da subito.
In via Carmagnola, accanto alle ex Ogm, c’è un palazzo: il portone è al civico 24 mentre  agli alloggi sull’angolo si accede da corso Vercelli. Sul lato opposto della strada spiccano la sede della Circoscrizione 7 e poi gli impianti sportivi. Muovendo il cursore sulla mappa verso via Damiano saltano agli occhi il complesso residenziale di nuova costruzione davanti alla vecchia fabbrica e subito vicino gli altri edifici meno recenti. Non solo. Anche via Saint Bon, la continuazione di via Carmagnola, conta una lunga serie di case, alcune appena edificate. “Ma quali verifiche ha fatto il Comune per non accorgersi che in questa zona ci sono diverse abitazioni?” esprime le sue perplessità Domenico Panetta, presidente dell’Associazione commercianti di corso Giulio Cesare.
Ma a volte Google con i suoi viaggi virtuali non basta. Quando, ad esempio, i cittadini decidono di scendere davvero in piazza perché si rendono conto di non avere voce in capitolo rispetto ai processi decisionali che li toccano da vicino. Appuntamento reale davanti al Municipio il 16 marzo. Ci sono tutti: commercianti, Comitati e Associazioni dei quartieri Aurora e Barriera di Milano, chiunque sia contrario a spostare il suk alle ex Ogm. Tutti raccolti qui. Nonostante la pioggia. Con i loro striscioni. Aspettano di essere ricevuti ai piani alti di Palazzo civico.

All’incontro il sindaco chiede più tempo per pensarci su, anche se, raccontano, si vede che ha fretta di salpare le ancore, e rimanda ad altra data. Nessun impegno preso da parte sua, piuttosto una pausa di riflessione che potrebbe portare ad un nulla di fatto. Ma l’impressione di tutti è che, su questo tavolo, les jeux sont faits. E allora che cosa risponderà la prossima volta il primo cittadino alla proposta, appena avanzata da alcuni manifestanti, di piazzarlo in via Cimarosa, nell’edificio che fino a poco tempo fa ospitava un ufficio postale, in un luogo abbastanza lontano dalle abitazioni? Rien ne va plus, forse direbbe il croupier. Unico impegno preso, quello di prendersi tempo, appunto. Tutto mentre il suk sta preparando i bagagli e poco importa se in Borgata Aurora nessuno lo vuole.

4 commenti:

  1. Allora gentilissma Signora GATTI, sono un umile cittadino di barriera che in questi giorni legge in giro per il quartiere quei fasciomanifesti contro il suk. Ecco ora io che vedo la Barriera trasformarsi giorno dopo giorni, saracinesche chiudere e riaprire con vari nuovi "negozi", mi chiedo perchè queste stesse persone non abbiano mosso un dito per protestare contro le aperture delle sale di video poker, nella sola corso palermo ce ne sono 2 nel raggio di 5 metri, poco prima e subito dopo la posta. Senza contare i bar o i tabaccai in cui i pensionati si giocano la pensione. Già ma per certi personaggi della destra torinese, tra l'altro rei colpevoli di ruberie e scritte contro i partigiani, NOI NON DIMENTICHIAMO, è facile parlare di degrado dando la colpa al "suk" giusto per tirare la croce addosso agli stranieri. Ecco lei si è mai chiesta come mai in barriera proliferano sale da gioco, sale scommesse, macchinette di video poker ? Lei si è mai chiesta a chi giova questo sfruttamento legalizzato ? O semplicemente gira la testa dall'altro lato della via, come fa il signor colorato in questione... Barriera è un quartiere ampio e popolare non c'è spazio per il fascismo o l'intolleranza razziale, ricrdate la Divin Commedia
    "guarda com’entri e di cui tu ti fide;
    non t’inganni l’ampiezza de l’intrare!"

    Cittadino Libero di Barriera

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  2. Beh, non ho tessere di partito io. Parlo da cittadina libera di Barriera. E per giunta disoccupata ma non ancora pronta ad andare a vendere merce di origine sconosciuta al suk in cambio di poche noccioline. Esprimo un parere personale senza nascondermi dietro l'anonimato. Se lei non è d'accordo me ne faccio una ragione. Ma non per questo cambio opinione. Polemica inutile e sterile. Ma poiché sono soltanto una disoccupata italiana che non ha voce in capitolo non capisco perché lei perda tempo a leggere ciò che scrivo. Buon proseguimento.

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