Mancano i soldi per i giubbotti antiproiettile sotto
camicia. Contro i tagli decisi dal Ministero dell’Interno protesta l’Ugl: “Non
si gioca sulla pelle dei poliziotti”. E intanto lancia una raccolta fondi per provvedere
all’acquisto
Garantire la sicurezza ai cittadini è uno dei compiti dei
poliziotti. Ma per farlo, loro stessi devono poter agire in sicurezza. Certo,
ma se il Ministero dell’Interno continua a sforbiciare, in nome della solita
spending review che dir si voglia, ecco che a risentirne è l’incolumità personale
degli agenti. Soprattutto quando i tagli vanno a toccare i giubbotti
antiproiettile sotto camicia. Perché, non inganni il nome, i Gap sono
utilissimi salvavita, in particolare quando volano le coltellate, nel corso anche
di interventi molto banali, come le liti in famiglia, la cui pericolosità non è
prevedibile.
Non a caso a Genova già c’è scappato il morto mentre a
Torino un poliziotto, che non lo indossava, ha rischiato grosso per una ferita
inferta appunto da un’arma da taglio. A Torino, proprio dove la dotazione di
recente ha subito una drastica sforbiciata. Su decisione del Dipartimento di
Pubblica Sicurezza, infatti, i giubbotti antiproiettile sotto camicia sono
stati ritirati a una cinquantina di poliziotti per poterli così riassegnare esclusivamente
ai servizi investigativi e alle scorte. Insomma, i rischi che ogni giorno
corrono gli agenti del Reparto Volanti, sull’altare del risparmio, possono
essere sacrificati senza alcun problema.
E dire che tra poco bisognerà pure fare i conti con i grandi
eventi: l’Ostensione della sindone e l’Expo 2015 che richiedono misure di
sicurezza rinforzate, a maggior ragione all’indomani dei recenti attentati di Parigi e Tunisi. “Mentre i criminali e i terroristi girano armati fino ai
denti, ai poliziotti vengono continuamente ridotte all’osso risorse e
dotazioni”, così esprime la propria preoccupazione Luca Pantanella, segretario
provinciale del sindacato Ugl, che per questo invita imprenditori e cittadini a
contribuire all’acquisto dei Giubbotti antiproiettile con una donazione (peraltro
detraibile) all’Associazione per la legalità e sicurezza sul lavoro.
E poi si
rivolge alla Regione Piemonte a cui chiede di prevedere per ogni agente un
rimborso Irpef che copra anche solo in parte la spesa sostenuta in autonomia
per l’acquisto del Gap sotto camicia.
“Dare più sicurezza ai poliziotti significa dare più
sicurezza ai cittadini – continua Pantanella -. Gli agenti messi fuori gioco
come possono proteggere la comunità da criminali e terroristi?”. Già, perché in
fondo Parigi docet: forse con qualche falla in meno nel sistema di sicurezza la
scia di sangue sarebbe stata meno lunga.
I versamenti possono essere effettuati sul conto corrente
intestato all’Alsil Onlus, Associazione per la legalità e sicurezza sul lavoro,
CF 97761810015 ,
IBAN IT37S0617001004000001545526,
causale della donazione: per
acquisto Gap.
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