L'Arrivore docet. Coltivare l'insalata con le proprie mani per il piacere di mangiarla. Raffaele Petrarulo propone un sistema di videosorveglianza per gli orti che presto spunteranno in via Petrella
“Mi auguro soltanto che non facciano la stessa fine degli
orti urbani di Strada dell'Arrivore". Così l'ex consigliere provinciale
Raffaele Petrarulo, residente nella zona in cui presto si vedranno spuntare i
prossimi orti urbani, per volontà del Comitato Urban d'intesa con la
Circoscrizione VI. 1900 metri quadrati destinati alla coltivazione di pomodori,
zucchine, melanzane e simili, in mezzo all'asfalto delle vie Petrella e
Leoncavallo, accanto alla scuola materna. 1900 metri quadrati in tutto, messi a
disposizione dei nuovi agricoltori di città, muniti di rastrelli, zappe,
annaffiatoi e poco altro ancora, niente a che vedere con i classici contadini
nati e cresciuti nelle campagne.
Il bando per l'assegnazione dell'area Boschetto è appena
scaduto. Ad assicurarsi l'appezzamento sarà un'associazione o cooperativa o
fondazione. E poi entreranno finalmente in scena i piccoli coltivatori urbani in
attesa fin da ora del proprio spazio fai da te. Fin qui tutto a posto.
L'iniziativa è senz'altro utile perché s’inserisce nell’ambito della
“Riqualificazione del Sistema verde” del Programma Urban Barriera di Milano,
pensato per risistemare e collegare tra loro alcune aree verdi presenti nella
zona. Che, inoltre, serve a favorire la socializzazione tra i cittadini e gli abitanti
del quartieri e spesso attiva percorsi di sensibilizzazione sui temi
ambientali.
“Già, ma riqualificare così tanto per fare non basta”
insiste Petrarulo mentre ricorda lo scempio che è toccato in sorte agli orti
urbani dell’Arrivore. Lucchetti, rastrelli, lavandini, stivali: tutto si
portano via ladri e teppisti, dopo aver tagliato le reti di recinzione e
protezione, nell’ora in cui la città dorme sonni profondi. Il problema è che
questi predoni non si accontentano di arraffare ogni cosa, per loro è anche
importante vandalizzare quel che resta. E dire che lì, poco distante dagli
orti, c’è il commissariato di Polizia di via Botticelli.
“Chi si aggiudicherà il bando – rincara poi la dose – è
opportuno chi si preoccupi fin da subito di mettere a punto un progetto, ben
studiato, che preveda anche un sistema di sorveglianza attraverso l’utilizzo di
telecamere”. Qualcuno all’Arrivore propone di affidare il controllo degli orti
a un servizio di guardiani notturni. Buona idea per non dover cantare tutte le
mattine, al risveglio, quel famoso pezzo di Battisti-Mogol: “Chi rubò la mia
insalata, chi l’ha mangiata”. E in più essere costretti a comprare ogni volta
lo stesso kit del perfetto agricoltore urbano.
...buona l'analisi che hai fatto Paola, condivido le preoccupazioni..speriamo che vengano superate e risolte!
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